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TERRORE DI NATALE: Scritto da Ejay Ivan Lac (Racconto Gratuito)





Capitolo 1
Chiusa in negozio


Cindy stava per finire il suo orario di lavoro in un un bellissimo negozio di giocattoli, al suo interno una grande stanza conteneva ben cinque lunghi scaffali pieni di giocattoli prestigiosi.

Il negozio era gestito da una nuova e grande azienda la Toys Universe, che costruiva articoli per bambini molto innovativi. Cindy era nuova in quel negozio, lavorava li da circa tre settimane, quella sera aveva il turno con il suo collega Edward, un ragazzo particolare che amava i video games e le serie tv. 

Avevano modi diversi per divertirsi, lui era molto più propenso a passare i sabati sera con gli amici nerd a casa, mentre lei amava uscire saltando da un pub all'altro con le amiche. Ma quel Venerdì nevoso rendeva le strade quasi impraticabili, per Cindy non c'era molta scelta per passare la sarata al pub, le sue amiche avevano disdetto, il fatto di rimanere a casa la rendeva annoiata.

Squillò il telefono del negozio, Cindy rispose, era il proprietario: "Ciao Cindy, sei già pronta per la chiusura?" la ragazza guardò il suo collega facendo la faccia scocciata: "Si, stiamo per chiudere".

Proprietario: "Senti, vorrei chiederti se potevi fermarti ancora un'ora per aspettare un carico che sta per arrivare, sono dei nuovi prodotti, sono una trentina, dovresti metterli negli scaffali vuoti"

Cindy: "Quindi... dovrei stare qui ad aspettare la consegna?"

Proprietario: "Si, e sistemare i trenta articoli nello scaffale che abbiamo lasciato vuoto. Così è pronto per domani mattina"

Cindy: "Perfetto, in due faremo veloce"

Proprietario: "No Cindy, dovrai farlo da sola e chiudere il negozio, Edward ha fatto troppi turni questa settimana, lo lascio andare a casa. Ok? Allora buon lavoro a domani"

Cindy: "Come? no... aspetti!!! Bene, perfetta serata di merda"

Edward uscì dal camerino con il cappotto e chiese: "Cosa voleva?", Cindy seccata si mise seduta su una sedia: "Niente, devo stare qua perchè un cazzo di furgone sta per portare trenta articoli da sistemare sugli scaffali! Da sola a quanto ho capito"

Edward: "Merda mi... mi dispiace, se me lo avesse chiesto sarei rimasto ad aiutarti"

Cindy: "Vai tranquillo, non preoccuparti, tanto la mia serata è comunque saltata"

Edward: "Ok, senti io vado perché le strade si stanno riempiendo di neve, ci vediamo domani, ciao!!"

Cindy lo guardò uscire dal negozio, aspettò qualche secondo e cominciò a fare gesti vistosi dalla vetrina: "Fanculo!!! pezzi di merda!!! negozio di merda, cazzo!".

In quel momento arrivò il furgone, l'autista la vide sbraitare da dentro il negozio e lei si fermò, facendo finta di niente. L'uomo entrò dall'ingresso: "Scusi, dovrei consegnare la merce" Cindy imbarazzata rispose: "Si... si... porti tutto dentro grazie!".

L'uomo finì di portare i pacchi dentro e fece firmare il foglio a Cindy, la guardò sorridendo: "Giornataccia vero?" la ragazza rispose: "Non me lo faccia ricordare" i due si salutarono e l'uomo uscì dal negozio. Cindy guardava quelle trenta scatole con odio, ma qualcosa la colpì, erano degli orsi di peluche completamente rossi chiamati "Little Bear", una vistosa etichetta gialla diceva "Il primo peluche ad intelligenza artificiale". Prese una scatola tra le mani e guardò il pupazzo incuriosità ed esclamò: "E così sei un pupazzetto intelligente?" vide la scritta "provami" con una fessura che le permetteva di premere la zampa destra, la ragazza provò a premere e l'orso accese gli occhi con un vistoso colore verde e parlò: "Ciao sono il tuo Little Bear, dimmi il tuo nome".

Cindy si mise a ridere e rispose: "Mi chiamo Cindy", l'orso fece lampeggiare gli occhi e rispose: "Ciao Cindy, sei troppo grande per giocare con me". La ragazza si rimise a ridere: "Ahaha! Cazzo ma che figata sei?".

Con calma riuscì a sistemare tutte le scatole sullo scaffale, guardò l'orologio sulla parete che segnava la 21:45. Spense le luci della sala e andò nel camerino per mettersi il cappotto, mentre si allontanò l'orso che aveva attivato si girò verso di lei per guardarla dalla scatola.

Cindy si avvicinò alla porta d'ingresso per uscire ma l'orso la chiamò: "Cindy, mi lasci qui al buio?" la ragazza si girò verso lo scaffale: "Si puppazzo, ti lascio qui al buio, ora spegniti", l'orso rispose: "Non posso spegnermi, devi premere la zampa".

La ragazza si avvicinò al peluche e schiacciò la sua zampa: "Ecco fatto, ora spegniti. Che cazzo, davvero mi ritrovo a parlare con un orso meccanico?". Ritornò verso l'ingresso ma si accorse che mancava la chiave che aveva appoggiato sul bancone, prima di entrare nel camerino. Senza quelle non poteva aprire la porta del negozio, si mise a cercarle ma non riusciva a trovarle.

Sentì un tonfo provenire dalla grande sala, qualcosa era caduto dagli scaffali.





Capitolo 2
Little Bear

Cindy si avvicinò alle scatole dei Little Bear, vide che una di quelle scatole era sul pavimento aperta, ma non c'era traccia del pupazzo che era al suo interno, si guardò attorno, udì dei piccoli pazzi provenire da dietro altri scaffali, c'era qualcosa che non andava.

Capì che era l'orso che aveva attivato, camminò lentamente per non farsi sentire e lo cercò nel negozio: "Ah! E così sei capace anche di uscire dalla scatola. Senti non ho tempo da perdere, fatti rimettere dentro". Dal fondo di una corsia vide l'orso che la fissava reggendosi in piedi: "Ciao Cindy, vuoi fare un gioco con me?". La ragazza lo guardava basita, si chiedeva come quel peluche fosse così intelligente: "Ok... ma ora è tardi, dovresti rientrare nella scatola, perché devo chiudere il negozio".

Little Bear: "Perchè tanta fretta? fuori fa freddo, non vuoi giocare con me?"

Cindy: "No... non voglio, ora ti prendo e ti rimetto dentro. Sai, sono molto seccata adesso..."

Little Bear: "Facciamo un gioco, si chiama nascondino, se non mi troverai entro un minuto, pagherai la penitenza"

Cindy: "Facciamo un altro gioco, se non ti rimetti subito nella scatola, prendo una forbice e ti faccio a pezzi. Brutto peluche antipatico!!!"

Cindy con passo veloce andò verso di lui, ma Little Bear corse via per nascondersi. Cindy cercò di raggiungerlo ma lo perse subito di vista. Il peluche si era nascosto da qualche parte ma si udì la sua voce: "Mancano cinquantanove secondi Cindy, ti conviene trovarmi".

La ragazza scosse la testa e rispose: "Ok pezzo di merda, giochiamo". Cominciò a correre per tutto il negozio, tentò di guardare ovunque ma non riusciva a trovarlo, la voce di Little Bear teneva il conteggio: "Mancano quarantacinque secondi Cindy. Hey... non è divertente?" Cindy rispose: "Oh si, mi sto divertendo come una matta. Porca troia ma che cazzo!!!".

Tentò ancora di guardare ogni angolo del negozio ma di lui non c'era traccia, la ragazza si fermò nel mezzo di una corsia e si mise a gridare: "Ora basta!!! Vieni fuori brutto peluche di merda!!!" Little Bear rispose: "Mancano venti secondi Cindy. Hey... sei proprio antipatica". Cindy si guardò bene attorno, non riusciva a capire dove fosse nascosto: "Ma si può sapere dove cavolo ti sei messo? eh?".

Little Bear si fece sentire: "Mi spiace Cindy, il tempo è scaduto. Avresti potuto vincere ma non sei stata attenta". Improvvisamente il peluche si materializzo davanti a lei, la ragazza incredula lo guardò: "Ma che cazzo sta succedendo? Come è possibile?" l'orso rispose: "Hai visto? Posso fare molte altre cose Cindy. Ma ora, devi pagare la penitenza". 

Little Bear sparì nuovamente per poi riapparire vicino alle sue gambe con una forbice in mano, le graffiò una gamba, facendola cadere a terra: "Cosa dicevi Cindy? Che mi avresti fatto a pezzi con una forbice? hahaha".

La ragazza terrorizzata riuscì ad alzarsi da terra, tentò di correre per allontanarsi da lui, ma Little Bear camminò verso di lei per raggiungerla: "Hey Cindy.... non ho ancora finito, devo farti a pezzi ahahah".

Cindy prese una delle mazze da baseball appese aspettando che il pupazzo si avicinasse a lei. Little Bear si materializzò sopra uno scaffale vicino a lei: "Eccomi!!!", la ragazza con un colpo molto forte lo colpì, facendolo volare dietro al bancone: "Giocavo nella squadra di baseball della scuola, stronzo!!!".

Si avvicinò lentamente al bancone, con la mazza ben serrata tra le mani, non si udiva nessun tipo di rumore, si sporse per guardare dietro e lo vide a terra con la faccia rivolta sul pavimento: "Ahaha! E tu saresti un giocattolo per bambini? Porca puttana!". Infuriata scavalcò il bancone per colpirlo altre volte con la mazza: "Prendi questo bastardo!!! prendi, prendi!!!", continuava a colpirlo con forza fino a romperlo del tutto. Lanciò la mazza a terra e si sedette sul pavimento davanti a lui, lo prese in mano e vide che era tutto rotto: "Mi sa che ti hanno costruito male a te".

Improvvisamente tutti i Little Bear che si trovavano negli scaffali si accesero, girando la testa verso il bancone in coro dissero: "Ciao Cindy, vuoi giocare con noi?", la ragazza sbirciò incredula da dietro il bancone, vide tutti i peluche uscire dalle loro scatole.

Corse subito verso la porta d'ingresso per tentare di aprirla, ma i Little Bear si avvicinavano sempre di più verso di lei, tirò un pugno sulla vetrata e corse a chiudersi nel camerino. Gli orsi si misero tutti davanti alla porta del camerino tentando di aprire la porta. Cindy li sentiva picchiare sulla porta e si allontanò da essa: "Ma che cosa volete da me? Cosa avete che non va?" gli orsi risposero in coro: "Vogliamo farti a pezzi Cindy, ahaha".

Vide una tanica di alcool etilico nel camerino, prese i fiammiferi e sollevò la tanica. Fece cadere l'alcool a terra in modo che uscisse anche da sotto la porta. l'alcool riuscì a raggiungere i piedi di tutti i peluche, prese un fiammifero, lo accese e lo lanciò sull'alcool che aveva fatto cadere sul pavimento: "Andate a fare in culo Little Bear del cazzo".

I peluche iniziarono a predere fuoco, Cindy tirò un calcio alla porta e vide che tutti i pupazzi erano in fiamme, il primo Little Bear che aveva bastonato con la mazza da baseball saltò contro di lei con la forbice, la ragazza cadde a terra mentre lui la pugnalava sulla spalla. Cindy riuscì a fermarlo e con forza lo lanciò in mezzo alle fiamme. Il fuoco stava per raggiungere il bancone del negozio, prese un estintore e cercò di fermalo.

Riuscì ad evitare di bruciare tutto, tutti gli orsi erano carbonizzati, in quel momento entrò dalla porta d'ingresso il suo datore di lavoro che con lo sguardo sconvolto gridò verso la ragazza: "Cindy!!! ma che cazzo stai facendo?", la ragazza si alzò da terra e andò verso di lui: "Mi dispiace, ma questo lavoro non fa per me. Mi licenzio", l'uomo la guardò senza parole mentre usciva dal negozio.

Cindy prese i fiammiferi e si accese una sigaretta, mentre si avviava a piedi verso casa.



FINE









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