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FESTIVAL DELL'ORIENTE: Vi racconto il piccolo viaggio in oriente, a Milano!





Il festival dell'oriente, una magica esperienza che è diventata famosa in tutta Italia ormai, una salto nelle profondità dell'oriente, che ti permette di viaggiare in Giappone, Cina, Corea, India ecc... prima di partire, vi dico solo una cosa, il costo del biglietto vale tutti i suoi 12 euro, se siete davvero interessati all'oriente, non solo da guardare, ma anche da ascoltare, assorbire, e cosa fondamentale provare e assaggiare.

Se invece volete andare solo per camminare e farvi il classico giro pomeridiano, ci sta, ma per chi dell'oriente sa ben poco, può rimanere un po così, e dire "Ma è tutto qua?" io a mio parere, una frase del genere mi porterebbe a guardare male, chiunque esclami questo, anche perchè questa non è la fiera di paese, qui, per assaporare l'anima di questo Festival, perchè è di questo che stiamo parlando, non di una semplice fiera del pomeriggio, bisogna entrare con la consapevolezza di mettersi in gioco, e provare le varie esperienze che questo evento vi offre!

Il Gate 4, della Fiera Milano City, non è piccolissimo, diciamo che, ho provato a camminare senza fermarmi a provare nulla, solo guardando gli stand, dal bordo alle due vie interne, ci abbiamo messo circa, un'ora, il che non è male... poi abbiamo cominciato a rifarla da capo, questa volta, provando tutto quello che c'era da provare, dai riti, le danze, gli spettacoli, i concerti musicali giapponesi, ci siamo seduti nei templi, ci siamo seduti in un giardino zen artificiale, insieme a dei musicisti tradizionali, su dei cuscini, abbiamo assaggiato, mangiato, provato, tutto questo in 5 ore!




Il piccolo villaggio Giapponese, mi ha davvero catturato, sarebbe stato bello vederlo più grande, ma era una rappresentazione, non era male, dentro le case si fà il rito del thè, si trova il classico letto, il ponte rosso, e il suo laghetto, uno spazio rilassante, in mezzo alla fiera, molto carino e originale, sarebbe stato interessante renderlo interattivo, ma comunque una bella sensazione.



Il Giappone era uno dei più gettonati, come la Cina, con i suoi street food, i ristoranti, i suoi vestiti tradizionali, i ninja, i samurai, tutto curioso e colorato, anche le persone dei vari stand erano calorose, ho provato a scherzare un po con le Giapponesine e le Cinesine, strappare loro una risata o un sorriso, non è stato difficile, tutte pronte a far vedere ciò che rappresentavano, potevi fare mille domande, e rispondevano in sintonia, amichevolmente!

Mi è capitato di passare davanti ad una grossa bancarella di frutta dolce, molto buona, la giovane ragazza orientale, molto carina e simpatica, ha cominciato a farci assaggiare vari frutti, non si fermava, noi assaggiavamo, lei andava subito alla ricerca di altre cose da farci assaggiare, ridendo e scherzando, anche con lei, siamo riusciti ad assaggiare circa una quindicina di squisiti frutti dolci, anche due fiori, gli chiesi "Ci stai facendo fare il tour della bancarella?" e lei ridendo rispose "Certo, si si!!!" :)

Diciamo che sapeva come coinvolgere le sue prede, ma ci siamo lasciati trascinare molto volentieri ;)



Camminare, fare le varie attività, può scatenare appetito, già solo quando entri a pagare il biglietto, si viene prepotentemente accolti da odori di spezie, di ogni tipo, diciamo che in tutte le zone del Festival, si sentono odori buonissimi, che ti fanno venire quella voglia assurda di dire "Voglio mangiare qualcosa" diciamo che i prezzi non sono dei più economici, ma se vai nella zona street food, puoi trovare cose molto interessanti, anche a prezzi ridotti, come questo squisito piattino scelto da me, in un ristorantino Indiano molto simpatico, davano queste prelibatezze ad un euro l'uno, mi sono fatto fare un pitto misto con cinque pezzi, più una birra Indiana, meravigliosa, ho speso otto euro, ma vi assicuro che mi hanno riempito molto, fagottini di verdure, curcuma, cipolla, potevi metterti nel piatto, le salse poste davanti al bancone, dalla crema di mango, alla salsa piccante!

Ovviamente qui, si potevano trovare anche molte altre cose, come gli street food giapponesi, dal sushi gigante, al ramen, dai ristoranti peruviani, a quelli arabi, cibi interessanti, di ottima qualità, lo capivi dai loro profumi, e dalla folla di persone, che assalivano i banconi!

L'unica cosa che non ho capito, erano i due street food Italiani, uno siciliano, e l'altro era come una sorta di focacceria, che vendeva pizze super farcite, la cosa che mi ha sorpreso erano gli stranieri dei vari stand, che si andavano a prendere la pizza, ma ci può stare dai, non erano elementi fuori tono, se ci ragioni un attimo, l'idea era abbastanza concreta, certo in un contesto Orientale, non ha senso, ma se pensi che non tutti mangiano cose troppo elaborate, un pezzo di pizza super farcito te la mangi volentieri, un arancino o le panelle siciliane, potrei sorvolare su questo, anche se avrei preferito che quei due spazi venissero occupati da altre cose riguardo all'oriente, ma ok!

Ho visto anche qualche stand riguardo alla cultura rasta, la cannabis, la Jamaica, le birre alla marijuana, questo ti fa capire come nel resto del mondo, questa pianta sia usata per molteplici cose, mentre in Italia si continua a vivere nel tabù più completo!




Sempre riguardo alla cucina, si trovava una postazione, dove questi ristoratori di un ristorante a Milano, cucinavano a gratis, per chi voleva partecipare alla dimostrazione dei loro piatti, e potevi mangiare tutte le loro specialità, i piatti venivano preparati davanti agli ospiti, mostrando la procedura, i vari ingredienti, fino alla cottura...

Gamberetti marinati, spachetti orientali, carne, pesce, piattini squisiti e interessanti, che potevi gustare, mentre guardavi le loro preparazioni!

La varietà del Festival era alta, le foto da fare, erano molte, ovviamente non sto qui a postare centinaia di foto, ma le ambientazioni colpivano.

Potevi avere a disposizione 3 o 4 palchi, se non ricordo male, dove venivano fatti vari concerti, di artisti Cinesi, Coreani e Giapponesi, ma anche rappresentazioni di danze orientali, indiane, davanti al palco una folla, era quasi impossibile infilarsi, anche perchè se stavi troppo dietro, bloccavi il passaggio della passerella degli stand, ed era un tantino ingombrante, ma gli show, valevano la pena di essere visti!

Ci siamo fatti fare massaggi elettronici, ma potevi anche usuffruire delle varie palestre sparse in giro per il Gate, dove delle ragazze e ragazzi asiatici, applicavano le loro conoscenze sul tuo corpo, ho visto queste palestre molto gettonate, anche perchè erano completamente gratuite, ti salivano anche in piedi sulla schiena, davvero particolare!

Ho visto anche spazi, dove la gente meditava, insieme ad un maestro, che ti insegnava tutte le tecniche di rillassamento, ho visto, spazi, dove ti insegnavano l'induismo, con varie dimostrazioni, mentre passeggiavi, passavano le ragazze con vestiti tradizionali della loro cultura, potevi fermarle, parlare, fare foto, molte volte, passavano dei canti, con sonaglini, flauti, e la gente che camminava in fila con loro, sorridendo, e salutando noi che ci fermavamo a guardare, tutto molto amichevole, senza nessun pregiudizio, senza nessuna forma di odio, di diversità, ed è forse questo, il vero scopo di questo festival, unire in pace, tutti gli esseri umani, ridere e stare tutti insieme, senza guardare chi siamo, come siamo, e da dove veniamo.

E penso che il mondo, debba cominciare a farlo, anche senza questi eventi...

(Ejay Ivan Lac)












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