ATTIMI DI ROMANTICA TRASGRESSIONE: Quando una notte può essere meglio di un amore!

Era una donna che potevi scambiare come facile, come aggressiva, ma non lo era...

Una donna che sapeva come vivere lontano da ogni stereotipo della società, che non si accontentava di un uomo qualsiasi pur di cancellare il suo passato, desiderava la passione e il fuoco nel suo letto. In quella notte bollente dove neanche dalla finestra passava un filo d'aria, dovevi colpirla, dovevi stupirla, provai a farlo riuscendo a valcare la porta di casa sua, mano per mano.

Aveva bisogno di essere scopata mentalmente, prima di lasciarsi andare e spogliare la sua pelle, una pelle che rifletteva il manto di stelle che quella notte illuminava la città.


"Non sono come tutte le altre" mi disse sussurrando nel mio orecchio, nel buio, mentre la nostra pelle si toccava e assorbiva l'uno il calore dell'altro.

La mattina mi preparò il caffè, mi alzai dal suo letto e andai verso il suo salottino invaso da cuscini di ogni tipo. Brillava la sua pelle anche di giorno quasi lucida come porcellana, difficile non innamorarsi di lei, ma sapevo che per lei l'amore era quasi un'otopia, credimi... con una donna così devi avere una grande forza di resistenza.

Gli dissi "Che strazio tornare la fuori, le persone non mi capiscono" e lei sorrise rispondendo "Io invece non capisco le persone..." sorseggiando il mio caffè la guardai negli occhi "Anche voi donne siete molto difficili da capire".

Mi alzai dalla sedia, mi preparai per andarmene dandogli un bacio sulla fronte "Spero di rivederti presto" mi accopagnò alla porta e mi disse sorridendo "Sei un gran bugiardo.... e tu sai perchè"

(Ejay Ivan Lac)

    Foto: Sui cuscini rossi Pasquale Picazio

Mi guardava con quel dolce viso poggiato sui cuscini rossi del suo letto, con la sua pelle morbida e nuda, irresistibile nella sua innocenza, nella sua spontanietà, nel suo mondo straordianario che si distaccava da ogni noia, da ogni grigiore della vita.

Riusciva a colorare tutto ciò che in quel momento mi sembrava monocromatico e privo di sapore. Mi sorrideva e poi, diventava seria e seducente, ma non potevo andare oltre ne sfiorare con il palmo delle mie mani il suo corpo. Lei era di qualcuno che in quel momento faceva battere il suo cuore per il profumo dei suoi capelli e per i suoi occhi che esprimevano una intensa passione.

- Non fare così, non potrei resistere ancora per molto.

- Perchè dovresti resistere? io ti sto chiamando....

- Sei già di qualcuno!

- Ma quel qualcuno non sa darmi abbastanza.... ci sei tu adesso...!

Seduto su quella poltrona nera, che entrava in contrasto con il colore rosso del suo letto, della sua coperta, della brillantezza della sua anima, azzardai una leggera carezza sul qual suo fondoschiena ben disegnato dalla natura. Lei chiuse gli occhi, mi prese la mano per tirarmi verso di lei facendomi battere il cuore fortissimo, quasi esplodeva dall'eccitazione. 

Le mie dita scivolarono tra le sue gambe, baciandogli la schiena mentre la sua pelle diventò d'oca e il suo respiro appannava l'aria che ci circondava, il sudore, il calore, mentre i pantaloni cominciarono a diventare stretti. 

- Sai che non sarebbe giusto....

- In questo mondo cosa può essere giusto?

Ci lasciammo andare assaporandola da dentro, guardando la sua schiena nuda che si muoveva ad ogni mia spinta, i suoi movimenti mi fecero perdere il controllo e spingevo dentro con quella voglia da sfogare, quella tensione che mi aveva fatto nascere con il tempo. L'avevo sempre desiderata e finalmente potevo averla tutta per me. Bollente, infuocata, riusciva a scaldarmelo in quella posizione trasgressiva, sporca, disegnando un quadro che raccontava la poesia erotica perfetta.

I nostri sensi raggiunsero il culmine sporcando le lenzuola che profumavano di lavanda. Lasciandoci andare in un abbraccio bollente mentre mi stringeva forte...

- Mi tocca rilavare tutto oggi....

(Ejay Ivan Lac)

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