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FAME CHIMICA: L'appetito viene in tre.... (Racconto VM18)





Le donne sono belle, non importa la loro nazionalità, le donne sono fiori che emanano profumi capaci di catturare la tua mente, ti seducono e molte volte ti rendono invulnerabile.

Come quei due sguardi di due splendide creature Giapponesi, che quella sera si erano concesse a passare una tranquilla cena in mia compagnia. Le ho sempre adorate, il loro corpo, le loro labbra, la loro simpatia, ogni nazione ha una mentalità diversa, spesso bisogna imparare a conviverci, le aperture mentali che si incontrano sono davvero tante, sono dolci libri che desideri sfogliare e leggere, dalla prima... all'ultima riga.

Ama e Hana, due amiche splendide che ti rendono ogni ora molto leggera, sanno farti ridere, sanno coccolarti con il giusto quantitativo di simpatia. Sanno raccontarti il loro mondo e la loro anima, rendendo il momento una continua e profumata scoperta. Non le ho mai giudicate per il lavoro che fanno, anzi... lavorare nell'industria del sesso è un lavoro come tutti gli altri, c'è la passione, c'è la creatività. Se due persone sono buone e hanno rispetto per te, il loro modo di vivere passa in secondo piano.

Molti credono che lavorare con il sesso, rende le donne delle prostitute, accesibili con facilità, ma credetimi, non c'è nulla di più sbagliato. Scoparsi una attrice porno è molto più difficile di una che pensa di essere una santarellina.

Amano essere sedotte, amano essere corteggiate, forse l'unica cosa che le può differenziare è l'assenza di pregiudizi nei confronti di un uomo... sono molto propense a farsi sedurre dalla tua mente anzi che dal tuo aspetto, ma tutte le donne hanno un unico fattore univuco, fai ridere una donna, falla piangere dalle risate, e sei già a metà strada!

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Quella sera avevano preparato per me, il Ramen, la classica è buonissima zuppa Giapponese, il vino si versava nei bicchieri a fiumi, ogni tanto qualche coccola ci se la scambiava, il loro aspetto mi ecciteva fortemente, era difficile stare fermi.

Ama aveva nella borsetta tre spinelli pieni di erba, rideva mentre li tirava fuori, mentre Hana si alzò dalla sua sedia e mi invitò sul divano, per sedermi vicino a lei, amava abbracciarmi... aveva una particolarità, il suo corpo emanava un calore fortissimo, io l'ho sempre chiamata piccolo termosifone, un metro e cinquantasette di calore... e quando beveva troppo, diventava rossa, quasi come una piccola fiamma accesa di un fiammifero.

Ama invece amava sedersi a terra, sul suo tappeto rosa, davanti a noi. Accese il primo spinello, raccontandoci le sue posizioni preferite:

Ama: "Io amo essere presa da dietro, spesso mi piace quando mi tirano i capelli..."

La sua amica rideva, si copriva il viso dalla vergogna, rimani stupito per come si imbarazzano a parlare di sesso, quando proprio il sesso è il loro lavoro. Io e Hana avevamo già fatto sesso altre volte, per questo eravamo sempre attaccati, c'era già una certa confidenza, un certo tipo di attaccamento fisico, potevo stuzzicarla tranquillamente, lei non disprezzava la cosa... ogni tanto la mia mano scivolava sul suo culetto, stava zitta, non mi diceva nulla.

Ama con i suoi piccoli piedini, e le calzette rosa, ci dava i colpetti sulle gambe: "Hey non fate i porcelli davanti a me!!!"

Io: "Sei gelosa? se vuoi posso coccolare anche te"

Ama: "Ti piacerebbe eh?"

Io: "Certo, perchè no?"

Hana: "Ahaha..."

Ama: "Non ho mai scopato con un'Italiano"

Io: "A no? come mai?"

Ama: "Non lo so... ahaha"

Io: "Non ho detto che ti devo scopare, ho detto che posso farti le coccole anche a te... ho due mani"

Hana: "Non te la scoperesti la mia amica? di la verità"

Io: "Si ma lei non vuole..."

Ama: "Ahaha, siete tutti e due matti"

Il secondo spinello circolava leggero nell'aria, tra risate e battute, tra chiacchiere e riflessioni, mentre io è Hana non riuscivamo a smettere di accarezzarci davanti a Ama, che ogni tanto si zittiva e ci guardava mentre le nostre mani si sfioravano e i nostri corpi si avvicinavano sempre di più, la sua amica gli disse di venire sul divano, sennò la cenere degli spinelli gli sporcavano il tappeto.

Ama si mise vicino a me, anche se rimaneva distaccata, mi ritrovai in mezzo a queste due splendide piccole donne, che profumavano come fiori di loto. Hana la prendeva in giro, io la guardavo e sorridevo, avevo voglia di toccare anche lei... l'erba cominciava a fare il suo effetto, ero caldo vicino a loro, la sera giusta per poterle gustare tutte e due in una volta sola... una delle mie fantasie preferite.

Hana si avvicinò al mio viso, cominciò a baciarmi, ho sempre adorato la sua bocca, piccola e delicata, la sua lingua tenera mi faceva battere il cuore, gli accarezzavo il viso mentre la sua mano toccava la cerniera dei miei pantaloni... era impossibile non eccitarsi di fronte a tanto calore, me lo fece andare subito in tiro. Ama rimaneva nel suo spazio, con lo sguardò sul tappeto e le mani poggiate sul divano.

Provai ad avvicinare la mia mano alla sua, sfiorandola con le dita, lei non si spostava, sentivo le sue piccole dita che sfioravano le mie, ma non si avvicinava a noi, era come imbarazzata.

A me piaceva tanto, gli presi la mano e cercai di portarla verso di me, faceva resistenza, e rimaneva ferma nella sua posizione.

Io: "Vieni?"

Ama: "Perchè?"

Hana si mise a cavallo sopra di me, mentre io tenevo la mano di Ama, il suo viso era rosso e ci guardava: "Voi due siete due matti...." Hana gli rispose: "Ci stiamo solo divertendo un po, questa vita è così noisa..."

Alla fine decise di avvicinarsi a me, e di farsi abbraciare: "Sto qui ma non faccio nulla eh..."

Provai ad accarezzagli la gamba, salivo piano sollevandogli la gonnellina nera che indossava, lei guardava la mia mano, non diceva nulla, così continuai a salire, chiude le gambe e si mise a ridere, teneva la mia mano bloccata in mezzo alle sue piccole cosce, Hana invece mi baciava sul collo... voleva scopare, me lo sussurrò all'orecchio.

Ama: "Vuoi fare il maialino con noi due eh?? ahahah"

Io: "Ti sto antipatico?"

Ama: "No... ma è strano..."

I nostri visi erano molto vicini, i suoi grandi occhioni a mandorla mi guardavano, era bellissima, erano tutte e due bellissime, ma lei non si lasciava andare.

Ama: "Lo vuoi fare perchè sai che lavoriamo nel porno?"

Io: "No... perchè mi piaci anche tu..."

Ama: "Giura!"

Io: "Giuro, se non vuoi non fa niente"

Intanto sentivo che le sue gambe mollavano la presa, provai a continuare a salire con la mano, arrivai fino alle sue mutandine e con le dita cominciai ad accarezzarla, mentre le sue gambe si aprivano per lasciarmi lo spazio, ci guardavamo negli occhi mentre Hana continuava a baciarmi il collo, ed io gli accarezzavo la testa, i suoi capelli profumati mi avvolgevano e mi rilassavano.

Il respiro di Ama diventava più profondo, gli piaceva essere toccata in mezzo alle gambe, scese le mutandine per farmi toccare la sua vagina, il suo viso si avvicino sempre di più ed io la baciai, era calda e la sua bocca morbida si attaccò a me come una ventosa.

Hana si tolse la maglietta e si svilò anche lei le mutandine da sotto la minigonna, mi slacciò i pantaloni, mi masturbò con dolcezza, prese lentamente la testa di Ama e la invitò a farmi un bocchino... mentre lei si spogliava nuda.

Ama si cominciò a spogliare, io tirai fuori il profilattico dalla tasca dei pantaloni, mentre Hana mi aiutò a spogliarmi, me lo mise mettendosi a cavallo su di me per farsi penetrare... la presi dai fianchi e cominciai a spingere dentro di lei, ero troppo eccitato, mi sentivo come un'anima avvolta da due splendide fiamme che mi scaldavano la pelle, la sensazione di essere amato e coccolato da due angeli di un altro pianeta.

Scivolavo delicato dentro di lei, mentre il suo sguardo assorbiva il piacere che gli provocavo. Ero completamente in estasi, ogni pensiero negativo si stava distruggendo e sotterrando nella mente, in quel momento pensavo solo a godere insieme a loro due, il mondo si allontanava da noi, stavamo riempiendo quel vuoto che la vita ci creava nel nostro percorso... ci sentivamo apprezzati e amati, quella sensazione che puoi trovare solo con i tuoi simili, con le anime che vivono la tua stessa noia, la tua stessa tristezza, che si accumula con il tempo ed hai bisogno di distruggerla, con qualcosa di diverso, che va oltre ogni stereotipo, lontano dalla società, lontano da ogni pensiero comune.

La foga mi portava a spingere sempre più veloce, ha lei piaceva e mi abbracciava, mentre la sua vagina si scaldava con me dentro e mi bagnò completamente. Ama si mise in ginocchio sul divano, con le mani appoggiate allo schienale, mi invitò a penetrarla da dietro, Hana si tolse ed io andai dietro ad Ama, gli presi i fianchi infilandomi in quel piccolo culetto bollente... gli presi i capelli, perchè a lei piaceva così, cominciai a scoparla e lei ansimava fortissimo, mi fermai un attimo, qualche vicino avrebbe potutto sentire.

Hana gli mise una mano sulla bocca, ed io ripresi a penetrarla. L'eccitazione era forte, la sua schiena mi mandava in estasi, faceva tanto la sostenuta ma in quel momento era la più sporca di tutti. Era bellissima e non sono riuscito a trattenermi, venni quasi subito, mentre la sua vagina spruzzava sul divano... Hana mi baciò con quella lingua che sembrava un un pesce fuor d'acqua.

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Tutto quel sesso, ci aveva provocato una fame tremenda... anche se la causa principale era quell'erba fortissima che ci siamo fumati.

Mentre ci rivestivamo Ama ordinò delle pizze alla una di notte, qualche ristorante Kebub era ancora aperto a Milano. Nell'attesa io e Ama ci facevamo le coccole sul divano mentre la nostra amica andò in bagno...

Io: "Adesso però ti fai coccolare eh?"

Ama: "Ahaha, si hai ragione..."






Fine

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