NEXT LEVEL - Music Video

CONFESSIONI DI NATALE: Il bancone di un bar, del Whisky e tante parole.






CONFESSIONI DI NATALE



----------------------------------------------------------------------------------------------------------


Mancava un giorno a Natale, la città si stà preparando al grande giorno, quel giorno atteso da milioni e milioni di persone, io, forse, sono uno dei pochi che non vive a pieno questo evento. Non perchè non mi interessa, ma semplicemente perchè la mia vita è troppo confusa e incattivita, per poter respirare quella magia che tutti assorbono quando arriva il giorno.

Non ho mai creduto in babbo natale, quel l'uomo dall'aspetto pubblicitario che entra dai camini, senza neanche sporcarsi, lasciando regali sotto gli alberi. Un personaggio creato da un'azienda di bibite, o meglio, il suo aspetto è stato creato da un'azienda di bibite, rendendolo quello che oggi chiamiamo babbo natale, e che mano a mano, ha preso possesso delle nostre menti, delle menti di ogni sorta di marketing pubblicitario, mantenendo quella figura "geniale" anche per altri prodotti, non legati a quel marchio.

Anche se la cena con i parenti, e le sorprese da scartare, danno un momento interessante, e mi piace, lo attendo volentieri, si ride, si scherza, ma prima di quel giorno... beh... mi sento sempre strano. Forse perchè il fatto di vedere tutti allegri e felici, mi innervosisce, non sopporto le persone che sorridono, quando invece ti puntano il dito per ogni stronzata.

Rifletto, non solo la mia immagine nell'asfalto bagnato della sera, ma anche nella mia mente, quella sera appunto, avevo bisogno di bere del Whisky, e colmare, almeno per un paio di minuti, le onde di pensieri che infastidivano la mia mente.

-----------------------------------------------


Mauger, era il barrista che gestiva il bar a due isolati da casa mia, un francese nella metropoli di Milano, in una città in continua evoluzione che odi ma che ami nello stesso momento.

A mezzanotte non trovi quasi nessuno in settimana, l'atmosfera è rilassata, il locale è caldo e confortevole, qualche bella donna seduta in solitudine al tavolino, e qualche uomo che sorseggia un amaro, avvolto nei pensieri, mentre fuori il cielo preanuncia una fitta nevicata, urlando aria ghiacciata sulle nostre pelli. L'unico modo, è ripararsi nel suo locale, che ti avvolge come se fosse il salotto di casa.

Mauger: "Fammi indovinare giovane, vuoi il tuo Whisky preferito?"

Io: "Ovviamente, ormai dovresti saperlo!" lo stappo che si udisce all'apertura di quella bottiglia è rilassante, e vederlo colare all'interno di quel bicchiere, è meglio di una tisana alla passiflora. Mentre attendevo, una fanciulla molto carina, mi guardò dalla sala, seduta al suo tavolo con uno smartphone in mano...

Mauger: "Eccolo qua! tornato dal lavoro?"

Io: "Già, e siccome è troppo tardi, ho perso il treno, e mi tocca dormire in centro, ho già affitato una camera, domani sarò pronto per una nuova giornata!"

Mauger: "Domani è la vigilia di natale, lavorate anche in quel giorno?"

Io: "Mauger, chi è che non lavora la vigilia di natale?"

Mauger: "Gli artisti li credevo più autonomi..."

Io: "Ed è vero... ma sono io che domani mi chiuderò nello studio, a registrare, tornerò a casa per il cenone. Mauger... quella continuava a fissarmi da quando mi sono seduto qui al bancone, chi è?"

Mauger: "Luisa? quella è una che è appena stata mollata dal suo tipo, ha ordinato due bicchieri di vino... ora nel bicchiere ha del Maccalan, cinquanta cinque anni di invecchiamento, servito in una bottiglia di cristallo Lalique!"

Io: "Non so perchè, ma quel Whisky mi sa di oro colato!!!"

Sapete che il barista, è paragonabile ad uno psicologo, lui parla con te e tu ti senti attratto dalla sua presenza e cominci a ragionare su cosa vorresti raccontagli, ti aiuta non con un quaderno ed una penna, ma ti versa quel liquido che ti fa aprire, sei capace di raccontare qualsiasi cosa nei minimi dettagli... e ti senti libero da ogni peso e pregiudizio. Quelle persone, come la bellissima Luisa, erano sedute la, per lo stesso mio motivo... parlare con Mauger, loro avevano appena finito la loro sedute, ed ora si godevano la solitudine di cui avevano bisogno.

Io: "Mauger, tu come festeggerai domani?"

Mauger: "Beh, chiuderò presto domani, andrò dalla mia famiglia, con le mie bambine, insieme a mio padre, mia madre, e le mie sorelle... con i loro rispettivi mariti. La mia ex moglie se ne va dal suo attuale compagno, l'importante che avrò le mie due bambine con me!"

Io: "Si anche io starò con i parenti, come ogni anno, ho bisogno del calore della famiglia..."

Mauger: "Hai passato un anno davvero turbolento, è il minimo che tu possa fare"

Io: "Diciamo che ho molte cose in sospeso, e non so se farle rimanere tali!"

Mauger: "Dipende se conviene o meno... no?"

Io: "Forse due di queste cose, le terrò in sospeso, fino a quando non diventeranno cosa vecchia... le altre due invece, vorrei provare a rimediarle..."

Mauger: "Vale la pena trasformarle in cosa vecchia le altre due? o è solo la paura di affrontarle?"

Io: "Mauger, Mauger.... non ci provare!"

Mauger: "Tu cosa credi?"

Io: "Credo che se lei provasse a darmi retta, potrei ascoltarla, so che ne ha bisogno"

Mauger: "Tu credi che abbia proprio bisogno di te? o sei tu che hai bisogno di lei?"

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------


Io: "Io non....."

Mauger: "Sai la storia del fiore che non sapeva come crescere? In Irlanda cresceva questo fiore, in mezzo a tanti altri, vicino a lui c'era un fiore altrettanto stupendo, una rosa che, a differenza di lui, cresceva benissimo, nonostante alcune difficoltà. Questo fiore era innamorato di quella splendida creatura, era convinto che gli mancava qualcosa, e che con il suo aiuto, sarebbe diventata una rosa altrettanto meravigliosa... ma non gli disse mai nulla, non si sbilanciò per digli qualcosa. Un giorno la rosa venne strappata, e messa in un vaso, venne posizionata sul davanzale di una finestra, davanti a lui. Il fiore cominciò mano a mano ad appassire, mentre la rosa... la rosa cresceva sempre più, diventando stupenda. Solo dopo si rese conto che non era la rosa ad avere bisogno di lui, ma il contrario... perchè vedeva in lei una luce che lo avrebbe aiutato, erano simili insieme, e lui lo sapeva... ma lo sapeva anche lei, che sperava che un giorno lui gli dicesse qualcosa. Ma non lo fece, e morì..."

Io: "Tu pensi che io abbia bisogno di lei??"

Mauger: "Non lo penso... lo percepisco. Gli giri intorno, ma sei troppo spaventato per dire a lei la verità, che ti piacerebbe passare del tempo con lei"

Io: "ehehe.... quanto costa il Whisky che beve quella fanciulla?"

Mauger: "Ne vuoi un bicchierino?"

Io: "Stappa quella bottiglia...."

Lui sapeva, lui diceva... lui percepiva... ed io parlavo e parlavo di quanto la mia vita era confusa e indecisa...

Io: "Quando si passa la vita a soffrire, mentre le persone di cui ti fidavi ti hanno ucciso il cuore molte volte, ti viene difficile riprendere il controllo... specie nei rapporti con l'altro sesso! Puoi scopare, ma non riesci a dire qualcosa di più. Quando vedo che è una donna molto seria, mi tiro indietro, perchè sai che con lei, non esistono avventure, ma desidera sentimenti, ti senti spaventato da questo... per paura di cadere nuovamente sotto l'ennesima tortura. Ti fermi, e non fai un cazzo di niente. Perchè sai che le persone sono cattive ora, e non ti diranno mai ti amo... anche se te lo meriti. E' difficile incontrare una persona che riesca ad entrare dentro la tua anima, non ne hanno voglia, e si fermano solo all'apparenza. Preferiscono la superficialità, forse per il mio stesso motivo, nessuno riesce più a fidarsi, nessuno vuole essere unico e speciale. Hanno paura di tutto, hanno paura della società, dei pensieri della gente."

Mauger: "Non sei mica un assassino!!! non sei mica una persona da evitare... per quale motivo la gente dovrebbe allontanare una persona da te?"

Io: "Molte volte mi sento giudicato dal mondo, come un qualcosa da evitare..."

Mauger: "hahaha ma smettila... rido perchè stai dicendo un mucchio di stronzate amico... ahahaha"

Io: "Non saprei...."

Mauger prese da sotto il bancone una scotoletta rossa, pienda di cioccolatini fondenti, in versione natalizia, la poggiò sul tavolo, vicino a me...

Mauger: "Dici sempre che il mondo deve essere un posto migliore, e che non ce spazio per la stupidità... ma a me sembra che qui, lo stupido sei proprio tu. Andiamo, dici un sacco di stupidagini e ti auto convinci che il mondo va a puttane... sai, forse una parte di questa vita è davvero marcia, ma la seconda parte è ancora umana! Chi stabilisce la persona migliore o la persona peggiore? Un'altra persona lo stabilisce? cazzate... nessuno e superiore ad un altro, siamo tutti esseri umani, e solo chi è in grado di superare i muri della vita, può ottenere tutto quello che vuole. Restare fermi a piangersi sui vestiti non serve a un cazzo! Guarda Luisa, potresti andare da lei, offrirle un drink e te la scoperesti se solo tiri fuori le palle!!! O pure, puoi prendere questa scatola di cioccolatini, andare da quella meravigliosa rosa che ti fa battere il cuore e scoprire, se tra qualche giorno, diventerà la donna della tua vita! Potrà durare un paio di mesi, potrà durare un paio di anni o tutta la vita.... o non comincerà proprio, ma se starai qui a non fare nulla, sarai solo tu a perderci.... perchè qualcun altro, con più palle di te, andrà davanti ai suoi occhi e la conquisterà, alla faccia tua.... cosa decidi???"

Io: "Cristo Mauger..."

Mauger: "Io mi bagnavo la camicia di pianti, proprio come fai tu... e la mia rosa mi ha fatto morire, ora se ne sta con un altro alla vigilia di natale... avrei dovuto regalargli una di queste scatole ogni giorno... ma sono stato proprio uno stupido a lasciarla andare via da me. Non fare il mio stesso errore... allora? cosa hai deciso?"

Io: "Che si è fatto tardi.... ti pago i due drink...."

Mauger: "Questa? la lasci sul bancone? pensa se da quella porta entra qualcuno, che compra questa scatola, e la porta davanti ai suoi occhi... pensa che non sarai tu... pensa, che avevi la possibilità di spaccare il muro, e non l'hai fatto..."

Io: "E ti pago questa scatola di cioccolatini...."

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------


Era tardi, è vero, ma sapevo che lei finiva di lavorare proprio in quelle ore... mi presentai davanti all'uscita del suo posto di lavoro, mi vide e sorrise, avvicinandosi a me....

Lei: "Ciao!!! dove stai andando?"

Io: "Volevo sentire il profumo di una rosa, e guardare i suoi bellissimi occhi.... ti dispiace?"

Lei: "ahahahah.... sei diventato romantico in una notte sola? comunque no... non mi dispiace"

Io: "Ok.... questo è per te.... buon natale!"

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------




Fine



 















Commenti

Post più popolari

Contact me

Nome

Email *

Messaggio *