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5 STORIE DI SESSO PER NON DORMIRE: Sei pronto a leggere?

EJAY IVAN LAC

Presenta:

5 STORIE DI SESSO PER NON DORMIRE

Quando una città grande come Milano, arriva alle 23:00, di un Venerdì sera, i suoi abitanti si riuniscono, per la solita movida, per i soliti cocktail, passeggiate e risate, tra a amici, parenti, colleghi di lavoro...
Milano, nel suo freddo inverno, che nasconde anche anime, in cerca di forti emozioni, in cerca di se stessi, tra le sue storie d'amore, storie di sesso, tra disperazioni e nuove conquiste, la metropoli regala un fascino indescrivibile.
Dentro ogni anima, dentro ogni cuore, si nascondono desideri che difficilmente riusciremo a tenere dentro a lungo, così come la città, anche noi, nascondiamo dentro i nostri sogni, quei desideri e quelle fantasie, che nessuno mai vedrà, fino a quando non esplodiamo, e diventiamo bollenti come un vulcano, pronto ad esplodere, e rilasceremo nell'aria, l'odore di quella passione che ha invaso ogni nostra più piccola cellula, ed ogni goccia di sudore, sarà il risultato di una... notte... che non scorderemo mai!

23:05 Alba e Sara
Sara, era davanti alla porta dell'appartamento di Alba, aveva con se lo zainetto con tutti i libri dell'università, volevano studiare insieme quel giorno, in vista degli esami, anche se erano molto brave, e la loro capacità di memorizzare gli dava, ottimi risultati con lo studio di medicina che stavano frequentando.
Alba si avvicinò sorridente alla porta, ed aprì alla sua amica:
Alba: "Hey!!! entra, caspita fa freddo nel pianerottolo, entra che chiudo la porta...."
Sara: "Stavo congelando fuori, mi sono dimenticata i guanti a casa"
Sara si tolse il cappotto, e si mise subito comoda sul divano, Alba gli sorrise e si mise affianco a lei, poggiandogli una mano sulla sua spalla.
Alba: "Allora? tutto bene? non sei venuta per due giorni all'uni..." 
Sara: "Ehm... lo so.... ecco... ero un po ammalata, così ho deciso di stare a casa!"
La timidezza di Sara, spesso interferiva con i rapporti, Alba, era l'unica persona con cui lei riusciva a sentirsi a suo agio, anche se si conoscevano da poco, le due ragazze avevano fatto subito amicizia.
Alba si alzò dal divano, e si diresse verso la cucina, per preparare una cioccolata calda, invitando Sara a seguirla...
Alba: "Spero che la cioccolata sia di tuo gradimento, ho proprio voglia.... di riscaldarmi!
Sara: "Eh si... mi piace la cioccolata"
Alba si avvicinò al viso di Sara, con le bustine in mano, sussurandole nel orecchio: "Come faccio io certe cose... non le fa nessuno" e gli diede un bacio sulla guancia.
Sara un pò imbarazzata si mise a ridere, e il suo volto divenne rosso fuoco:
Sara: "Mi hai dato un bacio sulla guancia!!!"
Alba: "Si e allora? siamo amiche, che male c'è??"
Sara: "No beh, nulla, e che nessuna ragazza mi ha mai dato un bacio sulla guancia..."
Alba si mise a ridere, mentre mescolava il cioccolato sui fornelli: "Ma come!!! tua mamma non ti ha mai dato un bacio sulla guancia? un ragazzo, un fidanzato??"
Sara prese una sedia per sedersi al tavolo della cucina: "Ecco... in verità io, sembrerà strano ma non ho mai avuto un ragazzo in vita mia... quindi..."
Alba: "Cosa?? non hai mai avuto un ragazzo, mi vuoi dire che a ventitre anni, sei ancora un fiore bello che chiuso??"
Sara: "In che senso??"
Alba ride: "Che sei ancora vergine, hai la figa ancora chiusa!!!"
Sara: "Eh si Alba... sono vergine, ma... ma arriverà il giorno, penso che con il tempo le cose succedono!"
La cioccolata era pronta, prese le tazze e la versò dentro, Alba prese la sedia e si mise davanti a Sara, aspettando che la cioccolata diventasse fredda, la guardò con un sorriso, e gli diede una carezza sul viso:
Alba: "Una ragazza così dolce e bella, non hai mai avuto nessuno che ti facesse il filo?"
Sara: "OH!!! si si, quello si, ma io non... non davo importanza, mi vergognavo!!"
Alba: "Ma quindi, potresti andare anche con una donna volendo, tanto non sai la differenza..."
Sara: "Dai, ma che cosa dici??"
Alba: "Ma si, non hai mai sentito un cazzo entrare nella vagina, ma neanche hai mai sentito una donna, leccarti la vagina, quindi potrebbe piacerti..."
Sara prese la sua tazza di ciccolata e gli diede un sorso, le sue labbra si sporcarono, Alba sorrise, e con il pollice gli pulì le labbra, lo mise in bocca, guardandola fissa negli occhi, mentre Sara... divenne tutta rossa in faccia, la guardava un po imbarazzata:
Alba: "Eri un po... sporca, e ti ho pulito!"
Sara: "E perchè, te la sei mangiata? non ti fa schifo?"
Alba: "No, perchè dovrebbe? è cioccolata..."
Sara: "Forse sarebbe meglio che andiamo a studiare qualcosa, visto che è un orario abbastanza avanti"
Alba allungò le mani verso di lei, e la invitò a prenderle: "Vieni qui..." Sara, imbarazzata, gli prese le mani... Alba avvicinò il suo seno, ai palmi di Sara, dondolandosi legermente, avanti e indietro:
Alba: "Senti? come sono morbide... non ti piacerebbe sentirle nude tra le tue mani, e vedere che sensazione ti danno... il calore che scivola tra le tue dita, mentre il cuore si agita, lento... non vorresti provare, io voglio vedere anche le tue..."
Sara: "Credo... credo che forse, è meglio che torno a casa, perchè domani vorrei alzarmi presto!"
Alba si avvicinò a lei con il viso, scostando i capelli biondi di Sara, mettendo a nudo il suo orecchio, e cominciò a baciaglielo, leggera, con le sue labbra, e una piccola leccata con la punta della lingua... Sara... non sapeva cosa fare, sentiva che gli piaceva, un brivido... lungo il collo... un piacere... lungo la schiena, e sentiva, che nel basso ventre, qualcosa si muoveva... la sua vagina cominciò a lubrificarsi e il suo cuore, cominciava a battere forte, poggiando la testa contro quella di Alba.
Sara aveva ancora le mani, sopra i seni di Alba, e instintivamente, le sue dita, accarezzavano delicatamente quel seno, che cominciava a intravedersi dalla scollatura della sua amica, il suo profumo... i suoi capelli che gli cadevano per metà sul viso, gli stavano mandando calore in tutto il corpo...
Sara: "Alba ti prego... non so cosa fare..."
Alba: "Ti guido io amica mia... toglimi la maglietta, se hai voglia... fallo"
Sara guardava Alba indecisa, avrebbe voluto, ma voleva trattenersi, gli guardava la maglietta, e non sapeva se lasciarsi andare o meno, Alba mise le mani di Sara sui suoi fianchi, e la invitò a togliere la maglieta: "Svilami la maglietta Sara... so che vuoi farlo..."
Un impulso eccitante, strinse la pancia di Sara, un leggero brivido al cuore, quella sensazione di sfogarsi, e provare a sentire quello che si provava, e così, con una voglia sfrenata di fare sesso, gli tolse la maglietta e la baciò in bocca...
Alba si tolse il regiseno, e Sara, cominciò a leccare i suoi capezzoli: "Hey piccola... avevi proprio fame e??"
Le due amiche, si tolsero i vestiti, e si ritrovarono nude, in cucina... Alba si mise seduta sul tavolo, con le gambe aperte, e si sdraiò, mentre la sua amica gli baciava il corpo, e gli accarezzava la pelle, i loro capezzoli erano duri come il marmo, e solo a sfiorarli... sentivano un brivido intenso, l'umido della lingua di Sara, che leccava i suoi seni, era qualcosa di molto eccitante e meraviglioso.
Sara si fermò un attimo e la guardò negli occhi, Alba si incuriosì: "Tutto bene Sara?"
Sara: "Io... sto tremando..."
Alba sorrise: "Sei eccitata, per questo stai tremando, anche io sono eccitata, leccami la figa..."
Sara gli guardò tra le gambe, e gli toccò lentamente la vagina, mentre la sua amica, continuava a invitarla a leccare: "Dai... leccami la figa... aprila... mangiala... e tutta tua..."
Sara con la sua lingua, cominciò a leccare quella parte, che anche lei, aveva sempre toccato sotto le lenzuola, sentiva che fare determinate cose, era molto più appagante che masturbarsi, e nella sua testa... mentre sentiva la sua amica ansimare, mentre... sentiva il respiro di Alba eccitarsi sempre più, la sua eccitazione, cominciò a volere qualcosa di più... voleva andare oltre... Sara, cominciò a sentire in superficie, le sue fantasie più sporche... quelle fantasie che non avava mai potuto tirare fuori.
Così prese la tazza di ciccolato, e cominciò a versarla sulla vagina di Alba...: "Cazzo si.... Sara..." e con la lingua, cominciò a leccare... quelle morbide labbra, tra le gambe... che profumavano, come quando finiva di masturbarsi nel letto... l'odore del sesso mischiato alla cioccolata, era come un viaggio fantastico, nelle sue più profonde perversioni...
Sara cominciò a masturbarsi con le sue mani, mentre continuava a dare piacere alla sua compagna, e più si masturbava, e più sentiva che stava arrivando, la sua lingua... calda... umida... correva sempre più forte, Alba, strinse leggermente le gambe e fece un lungo respiro, bagnando il viso di Sara, che si lasciò andare anche lei, con il suo intenso orgasmo mai provato prima...
Il sapore del cioccolato, con il gusto del sesso, appena sfornato!
Le due amiche si rivestirono, Sara decise di tornare a casa, poco motivate a studiare, mettendosi il cappotto e la sciarpa, mentre Alba la guardava con uno sguardo dolce: "Sei stata brava..."
Sara: "Però sono ancora vergine..."

23:20 Sonia e Luca 
Luca stava sparecchiando la tavola, mentre la sua amica Sonia, stava guardando i dipinti che lui, aveva appeso al muro..
Sonia: "Certo che sei un mostro, cavoli, sei bravissimo... ci credo che ti fanno fare le mostre!!!"
Luca: "No!! non penso di essere così bravo, penso di cavarmela di più ai fornelli"
Sonia: "Dai, non posso non dire che non sei bravo a dipingere, e si... devo ammettere che sei bravo anche a cucinare" mentre lei si mise a ridere, si avvicinò ad un quadro particolare, di due corpi nudi che si abbracciavano, notò che sotto le gambe della donna, si trovava qualcosa di strano...
Sonia: "Scusa Luca" mentre lui era in cucina a sistemare i piatti "Ma in questo quadro, lei ha qualcosa tra le gambe..."
Con sguardo incuriositò cercò di capire che cosa si celava, dietro a quello strano oggetto raffigurato... il ragazzo si avvicinò al quadro, e spiegò:
Luca: "Dai non dirmi che non sai cosa sia? due figure nude abbracciate, lei cosa può avere tra le gambe?"
Sonia si mise a ridere: "Una vagina ingrossata???"
Luca la prese da un polso e la trascinò verso il divano ridendo: "Ma che dici scema... è il pene"
I due si misero sul divano, davanti ad una bottiglia di vino, e due bicchieri pronti per essere riempiti, la ragazza continuava a ridere: "Ma si avevo capito che era un pene... ma volevo esserne sicura"
Il ragazzo versò il vino nei bicchieri, e invitò la ragazza a fare un brindisi: "A noi... e al nostro nuovo lavoro insieme, che possa portarci un sacco di soldi e diventare ricchi... e più tardi possibile poveri...!"
Sonia si mise a ridere: "Oddio!!! speriamo il più tardi, tardi possibile..."
La bottiglia ormai finita, e le loro teste pronte a disegnare ogni sorta di parole e pensieri, brilli, sicuri, e aperti l'uno con l'altro, le risate aiutavano i loro istinti ad essere più vicini...
Sonia: "Cavolo, era davvero forte, mi sento tutta calda, ho la testa che gira..."
Il ragazzo si avvicinò a lei, e gli accarezzò il braccio, con la scusa di sentire il morbido del suo maglioncino: "Morbido... non ho mai sentito una lana così soffice, è rilassante..."
Sonia: "L'ho preso in un negozio in centro, si... è morbido"
Luca: "Ti piacciono le cose morbide?"
Sonia: "Mi piace sentirle sulla pelle, si..." 
Il ragazzo gli accarezzò il viso: "Anche le mie mani sono morbide... ti piacciono?"
Sonia: "Hey sei matto?? va che siamo amici noi..."
Luca: "E allora? ti ho chiesto solo se ti piacciono le mie mani sul viso"
Sonia: "Si sono piacevoli... ma ora, fai il bravo..." la ragazza arrossì, e lui tolse la mano dal viso.
Sonia, aveva un leggero debole per Luca, ma non voleva concedersi facilmente a lui, anche perchè lo conosceva da pochissimo tempo, ma quella sera, lei, aveva una leggera voglia di sesso, in lui, vedeva le stesse movenze di tutti gli altri, anche se qualcosa attirava la sua attenzione...
I due poggiarono la testa allo schienale del divano, e si rilassarono, anche se il vino nel loro corpo, muoveva il loro istinto di toccarsi, scatenando la voglia di far fiorire, qualcosa di eccitante sulla loro pelle...
Sonia: "Non vedo un ragazzo da circa tre mesi, diciamo che mi sento un po trascurata, penso sia grave..." e si mise a ridere, con la testa rivolta verso Luca... che rispose, guardandola negli occhi: "E io cosa sono? una femmina?"
Sonia: "No... intendo dire che non vado con un ragazzo, a letto.... da tre mesi..."
Luca: "Insomma hai voglia di scopare?" lei si mette a ridere come una matta, ma nella sua testa la risposta era affermativa, con un po di vergogna, si lasciò andare in discorsi privati...
Sonia: "Ovviamente, ho voglia, anche se mi tocco, non è la stessa cosa che prenderlo dentro, a me piace quella sensazione di penetrazione, calda... che si sente quando lui lo infila..." e si mise a ridere ancora..
Luca: "Allora, se siamo in questo momento di conversazione, anche a me manca, infilarlo dentro a qualcuno, giocare con le proprie cinque dita, non è come avere un corpo caldo con cui lasciarsi andare..." i due si guardarono negli occhi, e lei gli domandò: "Qual'è la tua perversione più grande che vorresti fare, e che non hai mai fatto?"
Luca ci pensò un attimo, guardando davanti a lui, e rispose: "Non ci crederai mai, ma non l'ho mai messo in bocca a nessuna ragazza... zero"
Sonia rimase stupità, e alzò la testa dal divano guardandolo incuriosità: "Non ti hanno mai fatto un bocchino??? ma ne sei sicuro???"
Luca: "Saprò ciò che facevo, te lo posso giurare... mai provato a farmi fare un bocchino"
Sonia: "Ma scusa Luca... ma non sei vergine... vero?"
Luca: "No che non lo sono, cosa significa? ...ho detto solo che non mi hanno mai preso in bocca"
Sonia: "E quando facevi del sesso... le ragazze non avevano voglia di fartelo? come funzionava con loro? gli toglievi le mutandine e lo mettevi dentro direttamente??"
Luca: "No... sai, loro volevano farmelo, ma io non volevo... non so non mi eccitava la cosa..."
Sonia si mette a ridere: "Non sai cosa ti perdi, io quando facevo il segone al mio tipo, con la bocca, lui godeva tantissimo, significa che qualcosa di forte ti da, oltre ad eccitare anche me...."
Luca: "Tu ti eccitavi? e in cosa, la bocca non ha terminazioni strane"
Sonia: "Ma cosa vuol dire? la mente però viaggia, e a me piaceva vederlo venire in quel modo..."
Luca tornò ad accarezzare il suo viso: "Che sensazione ti da? è come... mettersi in bocca un dolce caldo, e sentirlo scivolare sulla lingua? senti quel sapore, quel gusto... che sa di piacere, e poi, quella crema calda, che invade la tua bocca... e ti senti come dire... sodisfatta per aver fatto venire la persona che hai davanti?"
Sonia: "Si..."
Luca la tirò delicatamente verso di lui, guardandola negli occhi, l'atmosfera si stava scaldando dentro e fuori... lei instintivamente mise una mano sulla sua gamba, mentre lui continuava ad accarezzare il suo collo, sotto i capelli... lei gli guardò in mezzo alle gambe, e gli fece una carezza, si accorse che lui era eccitato, dal gonfio dei pantaloni: "Sei eccitato? eh? ......"
Luca fece un respiro: "Si, tu mi ecciti..."
La ragazza, gli sbottonò i pantaloni, lentamente, guardandolo negli occhi, gli tirò fuori il pene, già in erezione, con delicatezza, cominciò a massaggiarlo, con un leggero sali e scendi del polso, il calore della sua mano, eccitava il suo amico... lei poteva sentirlo, duro... nella sua mano, e più lo guardava, e più voleva infilarlo nella sua bocca...
Sonia, accumulò un po di saliva, e la fece cadere lenta, sul pene di Luca, il massaggio divenne più umido e intenso, scappelando il suo amico... un bacio sulla cappella, e poi... una punta di lingua su di essa... e lui poggiò la testa al divano, chiuse gli occhi, mentre toccava da sotto la maglietta, la schiena di Sonia.
Lei si avvicinò al pene, facendolo scivolare dentro la sua bocca, con un movimento lento iniziale... un sali e scendi delicato, alternando, polso e bocca..... polso.... bocca... 
Vedeva che lui era sempre più in erezzione, e cominciò a masturbarlo, più velocemente... guardandolo godere, anche lei, si sentiva bagnata...
E poi... quando capì che stava per venire, lei si mise in bocca il pene, continuando a masturbarlo... facendo in modo che lo sperma gli entrasse in bocca, lui... gli prese la testa e strinse forte i suoi capelli, senza fargli male, mentre lei succhiava il suo pene... dandogli un piacere intenso!
Sonia si mise a ridere: "Hai visto che è stato bello... ti sei ricreduto??"
Il ragazzo fece un respiro profondo... e si rimese apposto, chiudendosi i pantaloni: "Ti sei ingoiata il mio sperma?"
Sonia: "Si... non succede nulla..." si avvicinò all'orecchio di lui, e gli sussurrò con voce calda: "Mi sono divertita, ma ora... scopami!!!"

23:35 Monica 
Monica era sola in casa, il giorno prima aveva compiuto i suoi ventanni, ed erano circa otto mesi che era single, dopo la rottura con il suo ultimo ragazzo, aveva deciso di amare solo se stessa...
Ma era consapevole che dentro di lei, qualcosa mancava, nonostante non aveva alcuna intenzione di affiancarsi ad un'altra persona, si sentiva presa in giro, i suoi sentimenti ormai, erano distrutti, e pensava che nulla, potessere ritornare a fargli cambiare idea...
Ma la voglia di emozioni, quella... quella era troppo forte, e cercava di resistere, nonostante ci fosse un ragazzo, che in quel momento gli dava le migliori attenzioni, lei... lei preferiva stare, nella sua solitudine, anche se gli faceva male, nella sua confusione, anche se la faceva impazzire... ma le sue fantasie... quelle, volevano fiorire.
Qualche tentazione verso di lui, senza dire, nulla, preferiva apparire coraggiosa, invece di mostrare la sua voglia di ritornare, tra le braccia di qualcuno, ma quei qualcuno, la portavano sempre indietro, a quei momenti, dove il sapore dell'amore sapeva di sofferenza, e lei, associava questa sua sofferenza, al sapore dell'amore... ma la sua fantasia... spingeva sotto la pelle, e voleva uscire fuori, sporca e perversa, pronta a provare qualcosa di diverso dal solito.
Sarebbe potuta andare da questo suo inseguitore, ma non lo fece, spense il cellulare, e si diresse verso il letto, aprendo legermente le sue gambe... cominciò a toccarsi... con le sue piccole dita, massaggiava la vagina, sotto le mutandine, era eccitata, ma non riusciva ad arrivare a nulla, mancava qualcosa...
Era uguale al solito, ed era annoiata di questo, forse cominciava a capire, che avere un corpo sopra e dentro di lei, sarebbe stato più stimolante, ma non ancora sufficentemente eccitante, per lei...
Così... guardò la porta della sua stanza, e alcune fantasie cominciarono a scaldare il suo cuore...
Uscì dalla stanza, e lentamente, il suo respiro diventava più emozionato e intenso...
Chiuse la porta di casa, e andò verso la cucina, mise una sedia davanti al frigorifero, si mise seduta, e lo aprì.
Prese il cellulare, lo accese e avviò la video camera... appogiandolo su un piano di marmo, rivolto verso di lei, per filamare ciò che stava per fare, aprì il frigorifero e le sue gambe, cominciando a toccarsi, con la testa legermente indietro e gli occhi chiuse, mise due dita nella vagina, e si masturbò, lentamente...
Si toccava i senì con la mano, e la lingua... la sua calda lingua, scivolava lentamente sulle sue labbra, si tolse la maglietta e il regiseno, prese la maionese in tubetto dal frigo, e con delicatezza, la fece cadere sui capezzoli, massaggiandoli con dolcezza...
Il calore invadeva le sue vene, e tremava dall'eccitazione, ancora maionese sui capezzoli, ancora.... fino a svuotare il tubetto, mise in bocca le dita sporche, mangiandola... immaginandosi lo sperma di qualche ragazzo sopra di lei..

Afferrò il barattolo del sugo, mentre si masturbava.... lo svuotò sopra la sua vagina, e lei si sentiva così eccitata, cosi esplosiva... che voleva sperimentare qualsiasi cosa... e si girò, con il sedere rivolto verso il frigo, inginocchiata sopra la sedia, il burro tra le mani, immergendo le sue dite all'interno, e facendole scivolare nell'ano, unte... piacevolmente scivolose, e con l'altra mano, si spalmava tutto il corpo di burro..
Quella perversione, quelle fantasie sporche, la facevano stare bene... e si sentiva liberata da ogni peso..
Si rimise seduta, a gambe a perte, con l'ultimo pezzo di burro rimasto nella mano, e se lo infilò dentro, con tutte tre le dita, mentre con l'altra mano, e la testa poggiata indietro allo schienale della sedia, si rovesciò su tutto il viso e il corpo, la bottiglia di latte fredda... su tutta la sua pelle, su tutte le parti del corpo, e si masturbava, sempre più veloce...
Un orgasmo fortissimo gli fece bloccare il respiro, e si lasciò cadere nell'estasi più totale... mentre fuori la notte si avvicinava al suo freddo più intenso, il suo corpo, si avvicinava alle fiamme più intense, che mano a mano, si allentavano, e le sue fantasie bollenti, ritornavano nei loro posti iniziali, più tranquille e rilassate...
Si pulì le mani con un tovagliolo, e spense la video camera del suo smartphone...
Entrò nel suo WhattApp, e invio il video al ragazzo innamorato di lei, con un messaggio scritto: 
(Questo è per te! sai fare di meglio del cibo?)

00:12 Linda e Marco
Linda e Marco, stanno insieme da sette mesi ormai, e lei comincia a sentire un po di monotonia dentro di se, lui non è un ragazzo molto attivo, anche se lo ama tantissimo, ma molte volte preferirebbe che lui la portasse fuori a cena, o che la accompagnasse a fare qualche gita di tanto in tanto...
Anche quando fanno sesso, pensa, che sia diventato troppo monotono, e che lui, non dia quella carica di cui ha bisogno, ne parlava con lui di tutte queste cose, senza problemi, e molte volte, sembrava capisse il concetto, ma non faceva nulla per migliorarlo.
Linda, era troppo innamorata di lui, e non voleva che il suo ragazzo, la portasse ad alla noia, così decise che quella sera, avrebbe preso le armi in mano... per dare una svolta decisiva a questa loro relazione...
Marco, seduto sul divano a giocare con la sua console, vide Linda uscire dal bagno, in accappatoio, e si mise affianco a lui...
Linda: "Che fai??"
Marco: "Sto provando il gioco che ho preso oggi, ti vuoi unire??"
Linda: "No, non mi va... senti è un po tardino, andiamo a letto?"
Marco continuava a giocare, senza guardarla: "Come? vuoi già andare a letto, non dovevamo vederci un film?"
Linda: "Hai rotto il cazzo, stronzo di merda!!!"
Marco rimase stupito dal suo atteggiamento, la sua ragazza che reagiva in questo modo aggressivo, per lui era una novità, mise in pausa la console e la guardò meravigliato: "Hey... hey... cosa c'è? se vuoi facciamo altro, non ci sono problemi, vogliamo raggiungere gli altri al locale qui sotto? dimmi?"
Linda si alzò dal divano e si tolse l'accappatoio, guardandolo negli occhi, con uno sguardo aggressivo... gli mise la mano tra le gambe, massaggiandolo: "Perchè invece non smetti di giocare, e non mi apri il culo a metà?"
Marco: "Ma che ti prende??"
Linda: "Fammi sentire se mi vuoi davvero, prendimi scemo... fammi godere..."
Marco: "Vuoi scopare?"
Linda si mise sul divano, in ginocchio con le mani poggiate alla spalliera, e il sedere in fuori, il ragazzo si alzò in piedi e andò dietro di lei, la ragazza cominciò a digli parole pesanti per farlo arrabbiare: "Allora idiota? hai una ragazza con il culo aperto, e non fai nulla? sai cosa sei? un rammollito... mi sto pentendo di essermi messa con te, e non ti stupire se ho voglia di farmi qualche ragazzo in giro, visto che tu non fai mai nulla per farmi divertire... avanti... perchè non mi scopi?"
Marco era un po sotto pressione a sentire la sua ragazza dire quelle parole, e lei continuava, a muoversi avanti e indietro poggiandosi a lui: "Se non mi scopi tu, mi faccio scopare da qualche tuo amico... ti piace l'idea? voglio vedere cosa fai, perchè non chiami qualcuno così mi fate godere, visto che tu... non sai fare nulla..."
Marco: "Smettila Linda...."
Linda: "Scopami bastardo, sei solo un figlio di puttana, non sai fare nulla..."
Marco aveva una sensazione di rabbia ed eccitamento dentro di lui, e a breve sarebbe scoppiato: "Io non sono un rammollito, hai capito? troia di merda???"
Lei sorrise, e si mise a ridere, per prenderlo in giro, facendogli versi per farlo arrabbiare, lui si slacciò i pantaloni: "Sei solo una troia del cazzo, adesso ti faccio vedere chi è il rammollito"
Marco cominciò a penetrarla con forza, e lei cominciò a lasciarsi violentare da lui: "Dai rammollito.... picchiami il culo, stronzo!!!!" il ragazzo tirò delle sberle fortissime sul sedere di Linda, e lei sentiva come un senso di cattiveria e rabbia, che si mischiava all'eccitazione, era una sensazione diversa dal solito, sentirsi violentare dal suo ragazzo, la faceva sentire debole, ed è ciò che voleva, essere sottomessa dalla forza di un uomo...
Marco: "Tu sei mia, hai capito? tu puttana, sei mia... e nessuno ti deve toccare!!!"
Quella forza, quella violenza fece arrivare all'orgasmo Linda, che gridò fortissimo in quel salotto, lui si lasciò andare dentro di lei... e i due, alla fine del complesso, si buttarono sul divano stravolti e agitati....
Linda, si avvicinò a lui, e lo abbracciò: "Scusa amore mio, scusa...."
Marco: "Ma che hai fatto? perchè?"
Linda: "Volevo provare, mi stavo annoiando, volevo provare qualcosa di nuovo... ti è piaciuto?"
Il ragazzo si alzò dal divano per dirigersi al bagno: "Linda.... vai a fanculo...."

00:30 Paolo e Diego
Paolo era davanti a Diego, i due stavano insieme da anni ormai, e amavano sperimentare sempre cose nuove.
Diego era sempre il più propenso ad inventare cose particolari tra di loro, e due o tre volte a settimana, tentavano di divertirsi sempre con cose fuori da ogni schema...
Diego: "Ti piace così? se lo faccio più delicato, magari viene meglio no?"
Paolo: "Si, prova... a.... ecco... mettilo li, così..."
Diego: "Ti piace?"
Paolo: "Si... mettimelo in bocca, fammi assaggiare il sapore che ha...."
Diego: "Come se non lo sai scemo..."
Paolo: "hmmm... amorevole, sempre squisito"
I due si miserò a ridere...
Diego: "Guarda... te lo metto in questo modo, così... è meglio no, se esce poi... ti sporchi, invece così è meglio... non fuoriesce nulla..."
Paolo: "Perchè non vuoi che fuoriesca?"
Diego: "Si ma dopo, quando si mette in bocca... allora si"
Paolo prese la scatola sul tavolo, e la diede al suo ragazzo Diego, dandogli un bacio con la lingua: "Ok... credo che la torta sia pronta così, la panna è ok, e fiori sono messi bene...."
Diego: "Si, tua sorella sarà contenta..."





Scritto da:
EJAY IVAN LAC
 
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